La trasmissione vede susseguirsi una serie di prove in cui i concorrenti devono dimostrare le proprie abilità in campo culinario. Queste comprendono conoscenza dei prodotti edibili, eccezionale inventiva e padronanza delle diverse cotture o ricette; inoltre si richiede capacità di adattamento in diverse situazioni, tattica nel gioco ed eventualmente carisma.
In seguito ai casting da parte della produzione, vi è la fase delle Selezioni. Esse sono una serie di prove iniziali svolte da numerosi aspiranti cuochi; la loro impostazione è variabile edizione per edizione ma, in generale, è composta da un primo svezzamento composto da una semplice prova, a cui segue, da parte di ciascun concorrente, la presentazione di fronte ai giudici di un piatto personale. Questi deve ottenere due “Sì” su tre (dalla quinta edizione sono tre “Sì” su quattro) per permettere al concorrente di accedere alle successive prove che determineranno i 18 (dalla terza edizione sono 20) aspiranti chef a cui verrà consegnato un “grembiule bianco di MasterChef”.
Quindi il programma si imposta sull’alternanza costante di due tipologie di episodio, differenziate dalle prove svolte in esse. La prima comprende la prova della Mystery Box a cui segue quella dell’Invention Test; l’altra è composta dalla Prova in Esterna seguita dal Pressure Test (ed eventualmente un ulteriore Duello). Al termine di ciascun episodio si vede solitamente l’eliminazione di un concorrente.
È frequente la partecipazione di uno o più ospiti speciali che possono spaziare tra celebrità, eminenti cuochi o amici e familiari dei concorrenti. Essi possono proporre le proprie prove, aiutare i concorrenti nelle preparazioni o eventualmente supportarli. Dalla seconda edizione ospite fisso della prova di pasticceria è Iginio Massari.
La sfida finale tra gli ultimi due aspiranti chef si è svolta in modo diverso nelle edizioni. Nelle prime tre bisognava preparare in due ore un classico menù con primo, secondo e dolce. Nella terza i finalisti hanno potuto farsi aiutare da due ex concorrenti come sous-chef. Nella quarta e nella quinta potevano preparare quanti piatti “degustazione” desideravano, con almeno un dolce incluso.