In una metropoli futuristica di Taiwan l’ex poliziotto Lao Zhang si muove come un fantasma in un mondo oscuro dove le droghe e l’anaffettività sembrano essere una costante nei legami sociali: egli stesso, in crisi da tempo con la moglie fedifraga, cerca nelle giovani prostitute il ricordo di una sua vecchia fiamma passata di origini europee. Nel frattempo l’uomo di mezz’età, dal carattere rude e taciturno, prova a riallacciare i rapporti con la figlia, prossima a trasferirsi all’estero, e sta mettendo in atto una sua personale vendetta contro individui che nel suo passato gli hanno fatto dei torti.
In Cities of last things l’azione si concentra poi sul passato del nostro, diventato già in gioventù un bravo agente: proprio durante una delle missioni di pattugliamento in incognito arresta una taccheggiatrice straniera dalla quale si sente subito attratto.
L’ultimo tassello del trittico è legato ad una donna quarantenne che sembra avere qualcosa in comune proprio con il protagonista, rivelandosi la perfetta chiusura di un insolito cerchio narrativo.