Buenos Aires, città fatta di contrasti e fascino decadente e unico. Arturo è un gallerista intellettuale e sofisticato da decenni agente dell’artista, a dir poco eccentrico, Renzo Nervi. Quest’ultimo ha conosciuto il successo principalmente negli anni Ottanta ed ora vive di rendita visto che il mondo dell’arte sembra averlo dimenticato. Conduce una esistenza a dir poco bohemienne, in una casa circondato solo da tele, colori, i suoi amati animali e tanto astio verso il resto della società, di cui non nutre molta stima. Il pittore ce l’ha soprattutto col mondo dell’arte non all’altezza della vera pittura di cui lui sarebbe, invece, uno degli ultimi veri rappresentanti (ovviamente, solo nella sua testa). Un incidente all’improvviso gli fa perdere la memoria e questo evento offre l’occasione, a lui e al suo amico di una vita, di mettere in scena un’idea geniale e diabolica che li renderà ancora una volta complici.