Milano, 1974. In disaccordo con il padre, operaio metalmeccanico che vorrebbe che la figlia concludesse gli studi, Irene ottiene un posto come assistente redattrice nella prestigiosa rivista di moda “Appeal”, finendo catapultata in un mondo completamente nuovo e per lei inimmaginabile. Il mondo della moda, stravagante e ricco di stimoli, l’affascina da subito, stringe amicizia con l’altra giovane assistente, la disinibita Monica, e viene “adottata” dalla pur severa Rita (Margherita Buy), la caporedattrice senior, anticonformista e sempre in polemica con Nava, il vicedirettore, attento solo all’aspetto economico.
La ragazza incontra gli stilisti che proprio negli Anni ‘70 muovono i primi passi: da quel momento la moda italiana comincia ad affermarsi nel mondo, si passa dall’haute couture francese al pret-à-porter italiano. La stessa Irene inizia a capire che quel mondo di creativi, eccentrici e imprevedibili, così diversi dal suo ambiente di origine, è proprio il mondo in cui vuole farsi strada. Questo le provocherà non pochi problemi con i genitori e il fidanzato Luigi, che non riescono ad accettare la sua trasformazione. Ma sono anche gli anni del divorzio, dell’emancipazione della donna, delle battaglie sociali, delle proteste giovanili.