Inizialmente pensata come miniserie, Manhunt è stata poi interessata dalla produzione di una seconda stagione, che ha confermato il formato antologico. La serie favorisce l’approfondimento dei personaggi rispetto all’adrenalina dell’azione, grazie anche a valide prove attoriali: si indugia sulla psicologia e sulle sfaccettature degli agenti e dei criminali, e sul metodico lavoro di indagine, a volte estenuante e frustrante, in un’epoca non così lontana ma comunque tecnologicamente diversa. La prima stagione è dedicata a Unabomber, la seconda all’attentato durante le Olimpiadi di Atlanta del 1996.